Problemi di coppia

Mio marito non si alza più dal divano

Mio marito è bipolare e ha perso il lavoro qualche anno fa. Ne ha trovato uno nuovo dopo circa un anno, ma è stato licenziato. Da allora, è stato per lo più seduto sul divano. La gente non lo cerca più ne per lavoro ne per amicizia, e a mio parere lui non sta facendo il minimo sforzo per trovare un nuovo lavoro. E 'ancora sconvolto per aver perso il suo lavoro dopo tanti anni.La cosa principale che sto cercando di capire è quelle cose che mi ha detto in alcune discussioni tra noi, ritiene che non ha alcun controllo sulla sua vita. Non so che diavolo significa, e lui naturalmente non mi vuole spiegare. Gli faccio avere il controllo nella maggior parte delle cose nel nostro matrimonio... lui non cucina o pulisce, la spesa poi non ne parliamo!! mi occupo di tutte le spese (aveva detto fin dall'inizio che era in condizioni finanziarie orribili ma da quando ci siamo incontrati, è passato molto tempo…forse è un suo status quello di non saper risparmiare..). Io lo amo e queste cose sono secondarie (soldi, ecc) ma vorrei che lui di nuovo prendesse la vita in maniera positiva, e che reagisca a tutto questo. Come devo gestire questa situazione?



risposta:

Il fatto che non abbia più voglia di vivere è legato al suo sentirsi interiore. Ci sono persone che per loro natura non credono che la loro influenza possa cambiare la vita quotidiana, che il benessere emotivo o sociale si possa influenzare, lasciano semplicemente che tutto corra attorno a loro se poi le cose vanno dal verso giusto bene altrimenti non si scompongono molto. Il risultato a lungo termine di questo è la resa totale, il sentirsi vittima di qualcuno o qualcosa, l’impotenza, se poi deve fare i conti con la depressione allora le cose non posso no che peggiorare. Può cercare di comunicare e interagire con lui attraverso le cose che catturano ancora il sui interesse, hobby o passioni, che viste dall’esterno possono sembrare futili o perdite di tempo, ma per lui in questo momento potrebbero essere le sole risorse in cui crede. Degli esempi di totale cambio in queste situazioni sono imprenditori che hanno avuto periodi molto depressivi e le uniche passioni che avevano (i loro hobby) si sono poi trasformate in lavori, ed alcune volte anche molto redditizi. Cercare uno status migliore, vuole anche dire “credere” che sia così, pur non essendo sempre la realtà dei fatti. Trovare di nuovo l’entusiasmo anche attraverso la coppia, fate qualcosa assieme come partner, focalizzate le ansie e le negatività verso un punto dove entrambi potete guardare, con la stessa direzione, e non tra voi, ma la di fuori del vostro cerchio.



Trovo un profilattico nel bagno del mio fidanzato!!!

Ho appena scoperto ieri che il mio partner dopo tre anni mi ha tradito. Ho trovato a casa sua un preservativo usato in bagno solo perché era intasato e non scaricava bene! Chiaramente l'altra donna se ne ara appena andata. Mi sono sentita morire, lui ha negato, poi dopo tutta una serie di ricerche ho trovato sul suo cellulare un numero che non conoscevo e sono riuscita a contattare l’altra donna, le ho scritto un messaggio (a insaputa di lui) dicendole che sapevo della sua esistenza. Questa “signora” sicuramente è al corrente de fatto che io esisto! Visto che in casa ci sono i mie trucchi le mie foto ecc..(se non è proprio tonta una se ne accorge no?) comunque la conferma me la ha data quando mi ha risposto dicendomi “mi dispiace per te ma io e lui ci frequentavamo prima che tu arrivassi” !!!! con il mio lui si parlava anche di matrimonio, non molto tempo fa e mi chiedo “ma cosa cazzo parli di matrimonio se mi hai sempre tradito????” ora a parte il dolore, io sento (purtroppo) di amarlo sto deficiente…cosa posso o devo fare??



risposta:

Mi dispiace molto sentir parlare di queste situazioni e mi rendo conto quanto possa essere devastante scoprire che il tuo partner ti ha tradito. Non è una situazione facile, devi chiederti (e risponderti) prima di tutto se vuoi dargli ancora una possibilità? Ti fidi? se entrambi volete impegnarvi e lavorare su questo, dovete sapere che non è qualcosa che avverrà dall'oggi al domani. Hai bisogno di tempo per recuperare l'impatto emotivo, e lui ha bisogno di capire che TU hai bisogno di tempo per elaborare quello che è successo. Ricostruire la fiducia è possibile, e molte coppie ci riescono, ma ci vuole impegno da parte di entrambi. In primo luogo, potrebbe essere necessario un pò di spazio e tempo per starsene per conto proprio a pensare a quello che è successo. Questo potrebbe significare che si prende una settimana o due per se stessi solo per pensare o parlarne con alcuni amici o in famiglia (se ne hai voglia a volte aiuta) .In secondo luogo, lui deve essere un libro aperto con te. Deve promettere che questo non accadrà di nuovo e che se tornerà la sensazione di voler fare qualcosa di simile in futuro, deve parlare con te prima. Se tutto questo porterà ad un risultato positivo ne gioverete entrambi, ma devi tener presente che se non fosse così, questa volta la colpa non sarà imputabile solo a lui…
Accettare una condizione di ri-starter vuole dire non solo impegnarsi molto più di prima ma anche condividere le sue colpe, devi valutare se quello che facevi prima era già abbastanza, se non sei disposta a dare molto di più (e devi non solo volerlo ma devi esserne capace) è una sfida persa.



Lidia

Ciao mi chiamo Lidia e convivo da 12 anni ho tre figlie e nel mio matrimonio ci sono stati alti e bassi ma, negli ultimi anni il mio compagno è diventato molto pressante, non mi lascia i mie spazi, così ho ripreso a lavorare delle mezze giornate, mi voglio sentire indipendente e riprendere il mio spazio perduto. Il problema è che ora lavorando e uscendo di casa mi sento molto meglio ma questo fa nascere in me dei pensieri, forse tutto sommato potrei affrontare le cose di tutti i giorni da sola, senza più pressioni, gelosie ingiustificate, e liti per cose futili. Durante l’ultima discussione gli ho detto che volevo andarmene lontano da lui, mi ha minacciato dicendomi che quella era la porta ma non mi avrebbe permesso di portare con me le nostre figlie. Sono molto combattuta per la paura di perdere del tutto la mia libertà, se questa volta cedo poi dovrò lasciare il lavoro e di nuovo sottostare alle sue richieste, e le liti faranno molto più male questa volta, perché non avrò neanche la speranza che io possa cambiare le cose, se cedo sarà tutto in mano sua. Ho veramente paura e non credo di poter decidere da sola, mi potete dare un consiglio?



Risposta:

Cara Lidia ho bisogno di avere maggiori informazioni riguardo la tua situazione per poterti aiutare, ho l’impressione che questo suo modo di fare sia un ricatto, e di facile uso, visto che sa di poter contare sul presupposto che tu non hai molte risorse (economiche e giuridiche), prima di prendere decisioni affrettate cerca nella tua città un consultorio (sono a titolo gratuiti) e chiedi quale potrebbero essere le conseguenze di una separazione (per le tue figlie), se ti danno un supporto legale, io ti posso aiutare nel cercare una soluzione emotiva, che riguarda principalmente te, per faccende legali non sono competente e non mi sento di consigliarti.
Puoi inviarmi una mail con maggiori dettagli, su quello che avviene ora nel tuo nucleo famigliare, se preferisci ti risponderò privatamente.
Sottinteso che il mio servizio è a titolo gratuito, cerca di darmi informazioni non solo di questo ultimo periodo ma più esteso, almeno dell’ultimo anno.