Chiudere i cicli della vita diventa un processo doloroso e difficile, perché la prima cosa che dobbiamo affrontare è il cambiamento.
Determinate situazioni a volte finiscono, o si mutano, le relazioni, il lavoro, gli amori, esperienze che spesso sono altalenanti e influiscono anche su chi ci è vicino.
Tutte queste esperienze portano al cambiamento e modificano la vita, abitudini, comportamenti, interessi, e può capitare che prenda il sopravvento
la paura e il terrore per il futuro, con una marea di emozioni che a volte diventa dirompente e sentiamo di non essere in grado di gestire a tutto.
Se non siamo certi di quello che facciamo, o non sappiamo dare il vero nome alle situazioni che ci circondano
diventa difficile chiudere questi cerchi vitali. Il contatto con il nuovo, l'ignoto genera paura, ed a volte rabbia.
Ci nascondiamo così che nessuno possa vedere quello che sta accadendo in quel momento.
Ma dobbiamo andare avanti, i giorni e le notti sono nostri compagni ansiosi
non possiamo rimanere nello stesso posto, che ci piaccia o no, la vita, l'esistenza porta sempre alla crescita e al cambiamento.
Per crescere spesso dobbiamo fare i conti con noi stessi più di quello che vorremmo, ciò che viviamo serve sì di esperienza, ma non per questo è sempre utile…
I consigli non sono d’aiuto, e poi in questi momenti non abbiamo molta voglia di sentirli, anche se fossero davvero preziosi e utili, non ci interessano.
Per cominciare potremmo darci piccoli obiettivi se non altro per non rischiare di fallire con progetti a lungo termine e soprattutto troppo impegnativi.
Rimettere "noi" al centro del mondo, non restare al margine facendo i figuranti in una commedia poco allegra.

si ok e allora..???
Come si può risolvere un problema con la stessa metrica con il quale è stato creato?
A volte il condividere è un valore aggiunto.